Propositività del Marchio

Propositività: Il fatto o la capacità di essere propositivo, cioè di avanzare proposte positive ed interessanti. Questa è la definizione che ci dà la Treccani. Una parola importante, anzi fondamentale, per ogni Brand.

I consumatori sono spinti ad interagire con aziende, ma più generalmente, con marchi che hanno alla base una solida strategia basata sul design come primo step di coinvolgimento. Questo primo impatto può essere talmente importante da creare fin da subito un feeling positivo e duraturo oppure talmente deludente da distruggere una strategia di conversione.

Per questo motivo la parola propositività deve essere presa in considerazione quando si parla di Brand. Qualsiasi sia il settore di appartenenza, la cultura dell’innovazione, nella quale noi viviamo, impone ad ogni organizzazione di stare al passo coi tempi al fine di attirare i consumatori giusti e quindi prosperare sul mercato.

I grandi leader di mercato conoscono molto bene il concetto di propositività non per altro, di quando in quando, vi sono degli aggiornamenti coerenti (ma soprattutto tempestivi) del marchio in modo che i propri consumatori possano ritrovarsi e rispecchiarsi nel brand stesso autoalimentando quel rapporto positivo e di appeal che lega il consumatore all’azienda.

Come faccio a rendere il mio marchio propositivo? — domanda del lettore medio

L’aggiornamento del marchio non è una semplice riprogettazione del logo, ma coinvolge tutti gli elementi creativi e di design del marchio: il colore, il font, le dimensioni sono tutti elementi interconnessi che devono essere dosati, bilanciati e convogliati all’interno di una strategia coerente che punta a connettersi con il proprio target, con il proprio “pubblico” che possa rispondere a quei valori ed esigenze creati e/o trasformati dalla cultura dell’innovazione.

Molte volte l’aggiornamento del marchio, inteso come un restyling estetico è necessario ma perché non sfruttare l’opportunità per fare qualcosa di propositivo? Un’attenta progettazione, lo studio della concorrenza e il target di clientela possono dare nuova linfa vitale ad un marchio stanco ed apparentemente morto, possono rimettere in gioco un organizzazione all’interno del mercato, possono risvegliare il pubblico che non aspetta altro di assistere a qualcosa di propositivo.

Tra i numerosi esempi di rebranding proponiamo qui di seguito la storia di “AirBed And Breakfast” (CHI???? ) cioè AirBnB

Era il 2014 quando Airbnb ha deciso di voltare pagina, un cambio che generò una tale ondata di conversazioni online da renderlo di fatto memorabile. Riproponiamo anche il video di spiegazione pubblicato dalla stessa organizzazione.